NAPOLI – Con Peppe Lanzetta, testimonial della kermesse, e la cantautrice Marilena Vitale ospiti del gran finale, si è conclusa, nel Museo Archeologico dell’Antica Nola, la cinque giorni dedicata al cinema breve che celebra il pensiero complesso
“L’acquario” di Gianluca Zonta si aggiudica il premio come Miglior corto assoluto 2024 della VI edizione di ISFF “Inferenze Short Film Festival – Rifrazioni dal reale” che si è conclusa ieri nel Museo Archeologico dell’Antica Nola. Ad annunciare il vincitore di questa edizione, che ha visto arrivare circa 300 lavori da 27 paesi in tutto il mondo, è stato Peppe Lanzetta, super testimonial della kermesse che celebra il pensiero complesso, ideata dall’autore Massimo Piccolo, anche direttore artistico.
La Giuria tecnica, presieduta da Cesare Accetta e composta da Claudio Gargano, Luigi Barletta, Massimiliano Gaudiosi, Lucia Di Girolamo, Enrica Buongiorno e Giovanni Albanese, ha assegnato il premio come Miglior corto a“Fairplay” di Zoel Aeschbacher, come Miglior Sceneggiatura a “Fairplay” e come Miglior performance a Franc Bruneau per “La Reproduction” di Jean Marie Villeneuve. Il Miglior corto per la Giuria Popolare è “L’acquario” mentre per la Giuria Giovani il Miglior Corto è “Via delle Rose 36” di Kristian Xipolias e il Miglior Corto scolastico “Legittima Omertà” di Antonio Malfitano.
Ha aperto la serata l’attrice Alessia De Falco, tre le protagoniste della serie tv rai “Corpo libero”, lanciando un ampex riassuntivo delle opere proiettate nelle quattro giornate precedenti e le immagini della giuria tecnica, per poi lasciare spazio all’ospite Marilena Vitale (protagonista del duo Fede ‘n’ Marlen e del progetto Azul) rappresentante, nel suo genere cantautorale, di uno sguardo critico e sensibile grazie alla sua capacità di raccontare storie, mai scontate o banali, anche solo con una chitarra.
Incisiva, inoltre, la partecipazione della dirigente Valeria Vaccaro dell’Istituto Falcone-Paciano per la presentazione del corto “Questa volta scelgo io” realizzato nell’ambito di un progetto collaterale del festival dedicato alla “formazione-attiva” dei ragazzi sui linguaggi audiovisivi e l’intervento del giovane regista e produttore Giuseppe Di Domenico che ha illustrato la serie tv che sta sviluppando “Quattro sotto un tetto“.
Il Festival, organizzato dall’Associazione culturale Luna di Seta, nella persona di Valentina Sodano e realizzato col sostegno della Film Commission Regione Campania e il patrocinio del Comune di Nola, vede alla base del suo sviluppo la volontà di avvalorare il pensiero critico davanti alla cultura del banale. Il sottotitolo “Rifrazioni del reale” nel rapporto fra antico (con un sito d’eccellenza storica come il Museo Archeologico dell’Antica Nola) e contemporaneo lascia agire la distanza, la metafora della “proiezione” e “rifrazione” con lo scopo di aggiungere qualcosa, oltre i termini più frequenti, semplicistici e banali di memoria, identità, eredità, tradizione, seduzione, riappropriazione, richiamo, attenzione, dialogo o scambio, tutto ciò che fa parte del reale.