NAPOLI – Al Ridotto del Mercadante, martedì 5 novembre, dalle 10.00 alle 19.00, ospita il convegno di studi e testimonianze La parola di Napoli. La Drammaturgia napoletana in Italia; a cura di Luciana Libero con il patrocinio del Comune di Napoli Fondazione Premio Napoli e Fondazione Maurizio Valenzi.
E’ dedicato alla memoria di tre importanti nomi di quella ricca produzione drammaturgica napoletana che caratterizzò la scena teatrale napoletana nei primi anni ’80 del secolo scorso, imponendosi con autorevolezza all’attenzione del panorama nazionale e non solo “La parola di Napoli. La Drammaturgia napoletana in Italia”, il convegno in programma il 5 novembre al Teatro Mercadante di Napoli a cura di Luciana Libero. Promosso dal Teatro di Napoli–Teatro Nazionale, con il Patrocinio del Comune di Napoli, della Fondazione Premio Napoli e della Fondazione Maurizio Valenzi.
Con Manlio Santanelli e Uscita di emergenza, Annibale Ruccello con Le cinque rose di Jennifer, Enzo Moscato con Carcioffolà e Scannasurice, Francesco Silvestri con Mon enfant – per citare titoli scritti e messi in scena tra il 1980 e il 1982 – Napoli dava inizio ad una nuova, per molti versi inedita, stagione teatrale a partire dalla parola, dal testo, dalla drammaturgia.
Su questa felice stagione autorale – alla quale quasi sempre i protagonisti prestavano voce e corpo da attori – e alla luminosa storia tracciata nel corso dei decenni a seguire, è dedicato il convegno di studi e testimonianze
Ad esso partecipano autorevoli studiose e saggisti, oltre che critici, artisti e operatori, a relazionare da diversi punti di vista e ambiti, sulle personalità, le opere e le tematiche espresse dalla “parola” di Napoli e il loro peso nella drammaturgia italiana contemporanea.
«Negli anni ’80 del secolo scorso – scrive la curatrice – un fortunato libro dal titolo Dopo Eduardo, che raccoglieva le prime opere di Manlio Santanelli, Annibale Ruccello, Enzo Moscato, segnò il confine di un’area drammaturgica che da Napoli apriva molte suggestioni scaturite da quell’esordio: la discendenza da De Filippo ma anche le relazioni con Raffaele Viviani senza trascurare il rapporto con i grandi drammaturghi europei del dopoguerra, da Genet a Pinter».
Al convegno, introdotto e coordinato da Luciana Libero, interverranno:
Ferruccio Marotti, dell’Università La Sapienza di Roma; Anna Barsotti, dell’Università di Pisa; Laura Mariani, dell’Alma Mater Studiorum di Bologna; Teresa Megale, dell’Università degli Studi di Firenze; Francesco Cotticelli, dell’Università Federico II di Napoli; Antonia Lezza, dell’Università degli Studi di Salerno; Vanda Monaco, performer; Annamaria Sapienza, dell’Università degli Studi di Salerno.
La sezione mattutina del convegno si concluderà con una lettura di brani di Manlio Santanelli dell’attrice Federica Aiello.
Con l’introduzione e il coordinamento di Giulio Baffi, si aprono le testimonianze e i contributi di autori, registi, attori e operatori, da Manlio Santanelli a Mario Martone, Maria Basile, Carlo Cerciello, Fortunato Calvino, Antimo Casertano, Pasquale De Cristofaro, Antonello De Rosa, Antonio Grimaldi, Davide Iodice, Nello Mascia, Mariano Rigillo, Gabriele Russo, Lello Serao, Giovanni Petrone, Imma Villa.
Il convegno su chiuderà con il prezioso intervento di Isa Danieli che leggerà brani di Enzo Moscato.
Info: teatrodinapoli.it
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti