A Villa di Donato Lo santo jullare Francesco di Dario fo e Franca Rame interpretato da Christian Poggioni

Christian Poggioni

NAPOLIVilla di Donato, Sabato 5 ottobre alle 20.30, ospita il primo appuntamento della rassegna UNICI, INcontrarsiINvilla, autunno inverno 2024, con Lo santo jullare Francesco, di Dario Fo e Franca Rame, interpretato da Christian Poggioni, con un’introduzione di Jaele Fo.

Un testo, raro da ascoltare e concesso dalla Fondazione Dario Fo e Franca Rame, in prossimità del giorno dedicato al patrono d’Italia (Assisi 1181-1226), ricordato il 4 ottobre.

 
All’indomani del conferimento del Premio Nobel per la letteratura, Dario Fo scrive un nuovo testo in stile ‘giullaresco’, dedicato a San Francesco, la cui figura è universalmente riconosciuta, non solo dai Cristiani, come portatrice di pace, dialogo tra culture e religioni, armonia tra uomo e ambiente. San Francesco abbraccia trasversalmente credenti e non, illumina su visioni che oggi più che mai, a distanza quasi di un millenio, appaiono lungimiranti.
 
Lo spettacolo unisce le fonti storiche sulla vita del santo a tradizioni popolari, leggende e fioretti apocrifi, regalandoci un ritratto giocondo, lieve e profondamente spirituale del Poverello d’Assisi, colui che si autodefiniva ‘giullare di Dio’.
 
Christian Poggioni, già interprete di uno spettacolo di successo tratto da Mistero Buffo, ha avuto l’onore di ricevere l’autorizzazione a rappresentare questo spettacolo direttamente dagli eredi di Dario Fo, attraverso la Fondazione Dario Fo e Franca Rame.
 
Brevi cenni biografici di Christian Poggioni
Nato a San Paolo del Brasile nel 1972, viene ammesso da Giorgio Strehler alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano. Si diploma in recitazione con Giorgio Strehler alla prestigiosa Scuola del Piccolo Teatro di Milano, si laurea con 110 e lode presso l’Università Statale di Milano, e frequenta con il massimo dei voti un master in regia presso la School of Cinematic Arts – University of Southern California di Los Angeles. Ha recitato in spettacoli diretti da registi di fama internazionale quali Giorgio Strehler, Peter Stein, Massimo Castri, Antonio Calenda, prendendo parte a tournées nazionali ed europee. È stato assistente alla regia presso la Kaye Playhouse di New York. Ha recitato in produzioni televisive, cinematografiche e radiofoniche per Mediaset, RAI e Radio Svizzera Italiana. Ha diretto e interpretato gli spettacoli Tradimenti, Nostos, Alla ricerca del tempo perduto, Alla corte di un giullare, Apologia di Socrate, La notte degli ulivi, Il vangelo secondo Pilato, Shakespeare’s Memories, La bottega del caffè, Canto di Natale.
È maestro di recitazione presso la Scuola di Alta Formazione dell’Università Cattolica di Milano diretta dalla prof.ssa Elisabetta Matelli.
 
Come sempre, dopo lo spettacolo, è previsto un momento conviviale per dialogare con gli artisti, dialogare su quanto andato in scena, un momento di confronto, riflessione, di amicizia e di condivisione, in cui le tradizioni dell’ospitalità della casa, una dimora settecentesca, ed i sapori rintracciati nel fil rouge dei testi teatrali proposti, sempre studiati ad hoc per il contesto, rendono ancora più accoglienti gli ampi locali di Villa di Donato, dal salone alla limonaia, dal giardino d’inverno alla corte.
 
Sabato 5 ottobre, in occasione della messa in scena de Lo santo jullare Francesco, di Dario Fo e Franca Rame, la cucina di casa dialoga con la tradizione contadina delle Terre di Francesco; il menù di Francesco richiama infatti le radici profonde nella storia contadina dell’Umbria.
Si inizia con l’Imbrecciata’, un piatto povero preparato dai contadini che utilizzavano legumi e cereali conservati nelle loro fattorie. Il termine ‘imbrecciata’ deriva dalla parola ‘breccia, alla ghiaia, alla quale assomigliano nel loro insieme cereali e legumi che ricordano piccoli ciottoli.
Si prosegue poi con una polentina condita con funghi, salsicce e pecorino, leccornie dei boschi e delle campagne umbre, per terminare con i Mustaccioli di San Francesco accompagnati da Vin Santo.