NOLA (NA) – Si è conclusa ieri a Nola, con successo e molta soddisfazione degli organizzatori, la seconda edizione del Premio Nazionale Gibaldone, organizzata dalla Fondazione Raffaele Mercogliano con il sostegno della Regione Campania, del Comune di Nola, della Fondazione Giordano Bruno, dell’Università Partenope, del Consiglio nazionale dell’Ordine degli avvocati di Nola, del Consiglio nazionale dell’Ordine degli architetti di Nola. La rassegna, che si è svolta nella corte interna del Palazzo Comunale di Nola ed è stata composta da sette prestigiosi appuntamenti, è iniziata con un fragoroso sold out per il celebre format La Storia a Processo! a cura di Elisa Greco dedicato, per l’occasione, a Giordano Bruno: colpevole o innocente?, nativo di Nola e principio ispiratore dell’intero progetto culturale sul territorio.
«Siamo ampiamente soddisfatti della manifestazione ospitata dal Comune di Nola – ha dichiarato Andrea Manzi, presidente della Fondazione Raffaele Mercogliano – tesa a valorizzare il territorio facendo cultura in maniera poliedrica. Felici per aver istituito, qui a Nola, il format “La storia a Processo” di Elisa Greco, alla quale abbiamo conferito il Premio Gibaldone 2024: il format si terrà negli anni a seguire. Poi la musica, la letteratura, la convivialità leggera: tutto, però, incentrato sul tema del coraggio, indispensabile in questo momento storico dove l’effimero dilagante va arginato per aiutare le giovani generazioni a crescere in consapevolezza e responsabilità».
Un susseguirsi, dunque, di tavole rotonde su svariati temi filosofici, presentazioni di libri e spettacoli teatrali e musicali legati, per protagonisti e contenuti, al tema di questa edizione: il coraggio. Dallo scrittore Andrea Carraro che ha affrontato l’universo della parola con uno studio su Gorgia, all’approfondimento filosofico sulla mitologia e l’attualità dello scrittore Andrea La Rovere, passando dal teatro mai banale di Paolo Caiazzo fino alla musica con il recital ideato e curato della pianista Enza De Stefano, interpretato da Margherita Vicario insieme al baritono Felice Tenneriello e al soprano Anna Corvino, fino ad arrivare al concerto, vissuto come incontro di culture, di M’Barka Ben Taleb & Band. La letteratura ha concluso poi in bellezza, una settimana di grande cultura con il romanzo psicologico di Rosario Galli, “L’amico imperfetto”.
Il Premio Nazionale prende il nome dallo Gibaldone, ovvero da quel documento scritto dal marchese Sersale nell’ Abbazia del Plesco di Casamarciano, smarrito e ritrovato per puro caso da Benedetto Croce su una bancarella: il testo più antico sulla commedia dell’arte che testimonia la nascita di questa nel territorio campano.