“Sogno o Sold-out” al Teatro Sannazaro: presentata la stagione 24-25

Sogno o Soldout Teatro Sannazaro

APPROFONDIMENTO – Nella mattinata del 12 giugno è stata presentata la nuova stagione 24-25 del Teatro Sannazaro: «autori pregevoli, artisti consacrati ma anche giovani emergenti, generi e proposte diverse» per tutti i gusti. Sul palco, a presentare ed accogliere i presenti della stampa, i due gestori: Lara Sansone (direzione artistica) e suo marito Salvatore Vanorio (direzione generale). “Sogno o SoldOut – da Napoli verso il Mondo”, questo il titolo della stagione che vuole essere sintesi della linea e della direzione della nuova proposta, e al contempo parafrasi della meraviglia espressa nell’eterna domanda “Sogno o son desto?”. Ripercorrendo l’andamento della stagione conclusa, si è voluto sottolineare il periodo d’oro che sta vivendo il turismo della nostra città, soprattutto frutto dell’ingegno e della creatività del popolo napoletano. Turismo che si è poi riverberato anche nelle presenze in sala ed ha fatto registrare spesso il tutto esaurito. Un turismo che ha scelto di valorizzare le proprie tradizioni e modo d’essere. Con riferimento agli spettacoli di loro produzione hanno affermato: «Siamo sempre più convinti che spettacoli la cui forza trainante non si esaurisce in una o più stagioni debbano essere riproposti ciclicamente, diventando “repertorio” per gli artisti e, come accade nelle maggiori capitali del mondo, motivo di attrazione per un pubblico internazionale».

Otto gli spettacoli per la linea “Tradizione” e otto quelli della linea “Contemporaneo”, cui si aggiungono: quattro spettacoli delle “Prime di Settimana” che vuole dare spazio alle compagnie giovani, uno spettacolo e due rassegne per “Sannazaro Young – Teatro per i giovani” e tre progetti di laboratorio per il “Cantiere Sartoria”.

Cinque gli spettacoli nella linea “Tradizione” prodotti dal Centro di Produzione Teatrale del Sannazaro: “L’arte della truffa”, dal 15 novembre, con Biagio Izzo; “Voce ‘e Notte”, dal 7 febbraio, con Lina Sastri; “C’era una volta un re”, dal 4 aprile, favola in musica con Peppe Barra; e i due spettacoli di Lara Sansone, lo sfavillante “Cafè Chantant Rebelle” durante le feste natalizie (Leggi la recensione di Napoli a Teatro) e “La festa di Montevergine”, dal 28 febbraio (Leggi la recensione di Napoli a Teatro). «Scegliere di tutelare un repertorio, una cultura, un popolo, vuol dire essere al centro di un fermento culturale che coltiva giovani talenti, da’ spazio alla creatività emergente e lavoro ad artisti e maestranze del territorio. Tutelare, vuol dire anche promuovere e permettere alle nuove generazioni di entrare in contatto con le proprie origini». E due, invece, gli spettacoli in co-produzione della linea “Contemporaneo”: “La ragione degli altri”, dal 14 febbraio, da Luigi Pirandello per la drammaturgia di Linda Dalisi e diretto da Alfonso Postiglione, presentato su palco dagli attori Chiara Forestieri ed Ettore Nigro; e “Cuore Puro – Favola nera per camorra e pallone” scritto da Roberto Saviano e diretto da Mario Gelardi, in scena dal 21 febbraio.

Completa la proposta della linea Tradizione “L’erba del vicino è sempre più verde!”, dal 10 ottobre, di e con Carlo Buccirosso, spettacolo prodotto da Ente Teatro Cronaca; “Mettici la mano”, dal 6 dicembre, di Maurizio De Giovanni prodotto dal Teatro Diana, per la regia che fu di Alessandro D’Alatri, scomparso a maggio 2023 e che ha suscitato un commosso applauso spontaneo in sede di conferenza; e “L’avaro immaginario”, dal 17 gennaio, con Enzo Decaro e Nunzia Schiano, presentato su palco dall’attrice Ingrid Sansone.

Per la linea Contemporaneo: dall’8 novembre “Appuntamento a Londra” del premio Nobel Mario Vargas Llosa, diretto da Carlo Sciaccaluga con Lucia Lavia e Luigi Tabita, prodotto dallo Stabile di Catania; dal 31 gennaio “2084 – l’anno in cui bruciammo Chrome”, presentato su palco dai protagonisti Marcello Cotugno e Nadia Carlomagno che proietta gli spettatori in un mondo predominato dal virtuale; dal 21 marzo, spazio al musical comedy “Family” di Gipo Currado che i gestori hanno segnalato come interessante, incuriosendo i presenti; dal 28 novembre un poema epico contemporaneo “Il viaggio di Nabil” presentato su palco dal regista Stefano Amatucci; a maggio gli ultimi due spettacoli, dal 2 maggio “La denuncia” di Ivan Cotroneo, prodotto dal Teatro Diana e dal 16 maggio “L’ammore nun’è ammore” con Lino Musella.

Per “Le prime di settimana” gli spettacoli: “Verso la libertà” di Stefano Ariota, dal 17 marzo; “L’uomo sottile”, dal 25 marzo, con Massimo Reale; “Adolf prima di Hitler”, dal 14 aprile, di Antonio Mocciola; e “Musica dei Ciechi – Tournèe Viviani” diretto da Tonino di Ronza, in scena dal 5 maggio. Assolutamente da non perdere “La cantata dei Pastori” con Peppe Barra e Lalla Esposito, presentata nella rassegna di Teatro per i Giovani come anche il “Teatro Accessibile” con spettacolo multisensoriale a cura di Teatri di Carta, inclusivo e dedicato ad un pubblico di bambini con disabilità sensoriali.

Fittissima la programmazione del “Cantiere Sartoria” per laboratori e workshop: “L’isola di nessuno” progetto di scrittura scenica di e con Pako Ioffredo, affiancato da Ingrid Sansone e Davide Mazzella; “L’ecologia dei sentimenti” a cura di Nadia Carlomagno per approfondire teatro, pedagogia e didattica; infine “A piedi scalzi Lab” a cura di Teatri di Carta ed esposto su palco da Francesco Campanile, per un laboratorio pensato per i più piccoli per sperimentare e divertirsi.

«Tradizione e Contemporaneo per offrire una panoramica privilegiata allo spettatore che non si senta vincolato da abbonamenti e possa scegliere liberamente la linea o lo spettacolo più congeniale ai suoi gusti». Non ci resta che vivere con curiosità questa stagione, da sogno o sold-out, grandi emozioni assicurate.