RECENSIONE – Meraviglia nello sguardo e leggerezza nel cuore, questa la consegna al pubblico del cast del “Nuovo Cafè Chantant” di Lara Sansone prodotto dal Teatro Sannazaro. Lo spettacolo è oramai appuntamento fisso della programmazione e si rinnova di anno in anno. Evolvendosi e conquistando sempre il pubblico nella registrazione di sold-out per tutte le sere.
Il sottotitolo di quest’anno è “Rebelle”, e non si puo’ non pensare alla padrona di casa, Lara Sansone. Nel 1969 i suoi nonni, Luisa Conte e Nino Veglia, rilevarono il Teatro Sannazaro. Dopo la scomparsa della nonna, nel 1994, fu proprio sua l’idea di togliere le poltrone ed allestire la platea con dei tavolini, ispirandosi al tradizionale Cafè Chantant. Intuizione fortunata che riuscì a conquistare il pubblico e ad attrarli per mesi e mesi di repliche, senza perdere attrattiva ancora oggi. In scena la Sansone capta l’attenzione ma in un equilibrio tale da non togliere mai il respiro agli altri componenti del cast. Le sue entrate sono con abiti sempre diversi ed incantevoli, a firma di Romeo Gigli e Mariano Ranno. Lei interpreta la sciantosa donna trofeo e finanche Barbie, e fa sorridere pensare che proprio lei sia indispensabilmente l’anima all’intero spettacolo.
La storia del cafè chantant affonda le sue radici nella Parigi del Settecento e la tradizione napoletana nell’Ottocento ne ha declinato uno spettacolo di spicco traendo il meglio dell’esperienza parigina. Molti erano i locali che si contendevano le più belle e desiderate sciantose, come anche cantanti. Ballerine e siparietti comici che potevano intrattenere la loro clientela mentre consumavano bevande e pasti.
Il Nuovo Cafè Chantant del Teatro Sannazaro si consegna al pubblico come uno spettacolo dal respiro internazionale. I quadri di scenografia spezzano il fiato, le coreografie del corpo di ballo intrigano, il monologo impegnato è servito con grazia ed appassiona quanto i duetti comici, dal ritmo leggero che riescono ad elevare. La selezione musicale è suonata dal vivo, diretta dal Maestro Ettore Gatta, in un susseguirsi dei più grandi successi più amati e ballati di sempre come anche di brani recentissimi. Il pubblico viene condotto per mano prima a rilassarsi e sorridere, poi ad incantarsi e ridere, fino al punto di alzarsi e ballare insieme sotto una pioggia di coriandoli scintillanti che fanno tanto celebrazione del nuovo anno. Molto energico il corpo di ballo coordinato da Alessandro Di Napoli. Musica, danza, piume, lustrini, satira, fascino, risate ed ostentazione. Il giusto mix, offerto da un cast di alto livello, per un’allegria contagiosa che riesce a smuovere il pubblico dalla sua quotidianità.
Stratosferici i cantanti, Mario Aterrano, Mario Andrisani, Antonio Marino e Tony Guido. Quest’ultimo che spicca tra tutti in diversi brani. Molto divertenti gli interventi comici di Lucio Pierri e Massimo Peluso. Il cast si consegna al pubblico infaticabile senza cenni di cedimento alla stanchezza, in modo ribelle, colorato e coinvolgente.