NAPOLI – Al Teatro Elicantropo, dal 16 al 19 marzo, in scena “Città ‘n blues” di e con Marcella Vitiello. Partitura jazz per corpo e voce, in cui la drammaturgia intreccia parole e suoni, per dar vita ad una forma di jam session scenica.
In una città strana, piena di bassifondi e grattacieli, cinque storie vengono raccontate e interpretate, cinque leggende che prendono vita in Città ‘n blues di e con Marcella Vitiello.
L’allestimento, presentato da Magazzini di Fine Millennio, si avvale della partecipazione in voce di Roberto Cardone, le scene a cura di Marina Fayad, l’editing audio di Luca Toller, le luci di Francesco Rispoli e la consulenza critica di Vincenzo Morvillo.
Nato dall’idea di fondere e far reagire musica e poesia, teatro e letteratura, narrazione e realtà, allucinazione onirica e vita disperatamente vissuta, arte e rivoluzione, Città ‘n blues vuole essere una partitura jazz dove la drammaturgia intesse un tappeto di parole e di suoni, che vanno a comporsi in una sorta di jam session scenica, per corpo/voce unico di attrice.
Quale filo invisibile lega il bassista con una sola mano, la lady che canta il blues, il pianista nero, il poeta del jazz e, nota dissonante, l’uomo che cerca lavoro, protagonisti delle cinque storie?
Traendo ispirazione dalla concezione del teatro di un grande maestro del ‘900, quale fu Leo De Berardinis, cui la messinscena vuol tributare un umile omaggio, lo spettacolo racconta la lacerante poesia dell’esistenza ai margini, che trova il suo urlo liberatorio nella musica, nella poesia e, dunque, nella finzione autentica di un linguaggio teatrale che sa farsi denuncia sociale e politica.
In una città sporca del sangue di rivolta, riecheggiante di musica nera e dei canti blues dei reietti, il legame profondo è però il silenzio. L’attimo di silenzio tra una nota e l’altra. Il silenzio che parla. Il silenzio che portano dentro tutti coloro che si ribellano.
«L’alto e il basso, l’aura e lo choc, la forma e l’emozione – evidenzia la regista – si guardano, s’inseguono, s’incontrano, si scontrano, si lasciano e si ritrovano, per abbracciarsi in una scrittura scenica materica e lieve, fisica e impalpabile, come la musica, la danza, l’atto recitativo stesso, che sa farsi presenza e assenza ad un tempo».
Tra le note di Thelonious Monk e Charles Mingus, le voci di Ella Fitzgerald e Billie Holiday, che accompagnano frasi poeticamente surreali e satiriche, prendono vita storie di rivolta e di arte, di razzismo e repressione, di uomini e donne in lotta con l’esistenza e la società.
La città stessa saprà farsi cantastorie e interprete della lotta, una lotta intima, cruenta e spesso disperata, passionale, fantasiosa e poetica, talvolta silenziosa ma determinata.
Per informazioni circa l’acquisto del biglietto è possibile contattare il botteghino al numero 3491925942 (mattina) – 081296640 (pomeriggio).