NAPOLI – Al Ridotto del Mercadante debutta in prima nazionale lo spettacolo Gaetano Cosìcomè, dal 12 al 22 gennaio. Testo di Salvatore Rizzo con la regia di Vincenzo Pirrotta interpretato da Filippo Luna, accompagnato dal musicista Maurizio Capone.
Giovedì 12 gennaio alle 21.00 nella sala al primo piano del Teatro Mercadante debutta in prima nazionale lo spettacolo Gaetano Cosìcomè.
Le scene sono realizzate in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Napoli – Corso di Scenografia del Prof. Luigi Ferrigno. La produzione dello spettacolo è del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale.
A dirigere il nuovo testo del drammaturgo e giornalista palermitano Salvatore Rizzo – autore di quel Le mille bolle blu col quale nel 2010 lo stesso Filippo Luna si aggiudicò il Premio della Critica dell’ANCT – è Vincenzo Pirrotta, il regista e attore tra i maggiori e più considerati del nostro teatro di narrazione, erede del popolare genere siciliano del Cunto appreso dal maestro Mimmo Cuticchio.
Lo spettacolo
«Gaetano Cosìcomè. Come fosse un cognome, come se lo avesse acquisito, nascendo, all’anagrafe. Come un segno identitario, come a dire «Gaetano è questo, se vi va. E basta». Gaetano fa visita ai suoi per affermarsi, per dichiarare quello che è sempre stato, che gli altri magari hanno capito e fatto finta di non capire. Gaetano ha un’altra vita, un altro Paese ma vorrebbe che la sua vita, il suo Paese fossero lì, dove è nato, nato Cosìcomè. Non la sopporta più la menzogna, la recita, la doppiezza, quel Cosìcomè e come vorrebbero gli altri che fosse.
Gaetano vuole affermare il suo diritto ad essere quel che è anche all’origine, con chi l’ha messo al mondo Cosìcomè, vuol sbriciolare a casa sua quel muro d’estraneità che avverte ancora a casa d’altri, lì dove da tempo vive, nello sforzo quotidiano di integrarsi. Se i diritti, anche quelli acquisiti, oggi sono a rischio di scricchiolìo, Gaetano vuole inchiodarli saldamente alla vita attraverso le assi del palcoscenico.
Gaetano è lo specchio della sua solitudine, ma incarna anche quella degli altri personaggi, drammaturgicamente e in scena se la addossa: la solitudine della madre,
la solitudine della sorella, la solitudine del vicino di casa. Ruoli pubblici e privati nella commedia del sociale la cui regola prima è adattarsi. Gaetano a quella regola non vuole attenersi più». Salvatore Rizzo
«Gaetano Cosìcomè è la storia di una ribellione vissuta con tutta la forza di uno strappo, ribellione e opposizione ai demoni che abitano la stanza, forse sarebbe meglio dire, la gabbia in cui Gaetano vive con le sue inquietudini.
Ho pensato dunque ad un luogo in cui l’incubo di convivere quotidianamente con la paura, di non riuscire a trovare il coraggio di manifestare la sua sessualità alla madre e alla sua famiglia, legata ad un pensiero tradizionalista e ottuso, gli fa rivivere la violenza del suo passato.
È una colluttazione con i suoi ricordi e con sé stesso che Gaetano vive come una passione, un viaggio doloroso, che gli fa urlare, dentro quella tana in cui si è rifugiato e in cui si nasconde, tutta la sua rabbia e il suo pianto. Un luogo fatto di frammenti di specchi e trame d’un sistema nervoso pulsante e in subbuglio che incarna i suoi rimorsi e tutti i fantasmi di cui finalmente decide di liberarsi. Egli, finalmente, non ha più alcuna maschera che ha indossato per pietà verso gli altri, o che gli hanno fatto indossare per ottusità. Ora è semplicemente Gaetano, senza alcun altro velo. È Gaetano Cosìcomè». Vincenzo Pirrotta
Per informazioni circa l’acquisto del biglietto è possibile contattare il botteghino al numero 081.5513396|e-mail: biglietteria@ teatrodinapoli.it