SAN GIOVANNI A TEDUCCIO – In un periodo in cui le attività culturali devono battagliare per poter riprendere le proprie programmazioni, una più di tutte, a gran voce in questi giorni, sta cercando di richiamare a sé il sostegno della propria utenza ed affezionati per combattere il rischio, ancor più ingente, della chiusura definitiva. Il Beggars’ Theatre, diretto da Mariano Bauduin, opera da anni nella periferia est di Napoli come propulsore di cultura e professionalità. La sua casa è il Centro Giovanile Asterix di Via Domenico Atripaldi a San Giovanni a Teduccio. Chi ha avuto la fortuna di vivere quell’atmosfera può sicuramente testimoniare quanta magia ci sia in un edificio scolastico abbandonato che diventa teatro, in cui le pareti con murales dei bambini convivono con eloquenti costumi di scena cinquantenari. Dimensione attraente ed accogliente per molti giovani che in questa realtà hanno scoperto proprie vocazioni e motivo d’esistenza.
In linea generale la concessione di spazi pubblici alle associazioni culturali viene confermata ogni tre mesi. L’ultima concessione del Beggars’ Theatre andava dal 2 febbraio al 28 aprile, scadendo in pieno periodo Covid, e secondo le direttive governative emergenziali ci sarebbe dovuta essere proroga fino al 31 luglio per rinnovarla. Il 16 luglio però giunge intimazione dall’Assessorato Giovani del Comune di Napoli che intima di rimuovere ad horas, e comunque non oltre il 31 luglio, ogni materiale giacente nei locali della struttura per non incorrere in provvedimenti consequenziali. Davvero corposa l’attenzione di tanti sostenitori tramite social ed ovvio lo sgomento del direttore Bauduin, che invece stava lavorando alla riprogrammazione delle attività, e commenta: «Allo stato attuale l’Assessorato ha solo pubblicato su Facebook un post che smentisce quanto sopra, e limita il tutto alla rimozione delle “suppellettili” che impedirebbero l’attività delle associazioni, non si sa quali, dato che il Centro è chiuso all’utenza fino al 31 luglio. Abbiamo quindi richiesto, tramite il nostro legale Avv. Ilaria Zarrelli, che venga formalizzato tale precisazione, annullando o revocando quanto ci è stato notificato il 16 luglio». Ad oggi nessuna risposta.
Si spera quindi in una buona risoluzione che non veda chiudere l’avamposto culturale del Beggars’ Theatre. In approfondimento invitiamo a leggere l’intervista al direttore Bauduin di Napoli a Teatro, pubblicata lo scorso febbraio, che descrive l’imponente attività di produzione, l’interessante lavoro di ricerca e divulgazione delle tradizioni popolari e i professionali corsi tecnici teatrali di sartoria, scenotecnica ed illuminotecnica di questa realtà che assolutamente non merita di perdere la propria casa.