NAPOLI – Dopo tanti anni di separazione Peppe Barra e Lamberto Lambertini tornano insieme a calcare il palcoscenico per una nuova messa in scena dello spettacolo “I cavalli di Monsignor Perrelli”. Sarà al Teatro Augusteo in scena da venerdì 8 a domenica 17 novembre (tutti i giorni alle ore 21, mercoledi e domenica alle ore 18).
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Alexandre Dumas scrisse: “Ogni paese ha creato un suo proprio tipo a personificare la stupidità: Milano ha Giordano, Roma ha Cassandro, Firenze ha Stenterello, Napoli ha Monsignor Perrelli”. Alcuni Napoletani ancora dicono: “Mi hai preso per i cavalli di Monsignore?”, i cavalli che morirono di fame quando stava loro insegnando a campare di sola acqua, “Che peccato… proprio adesso che si erano abituati!”. Il popolo ha attribuito al Monsignore mille stramberie, perché ormai appartiene al mondo popolare, per questo fu subito catturato dal teatro napoletano e dal cinema che ne derivò. Tuttavia Monsignor Perrelli è realmente esistito. Pensate che Ferdinando IV, re Nasone, ogni mattina chiedeva: “Su raccontate, cosa è uscito ieri dalla bocca del nostro Monsignore?”. Era per cominciare in allegria la sua giornata. Così è accaduto che ogni scempiaggine arrivata a corte veniva attribuita a Monsignor Perrelli, anche dopo la sua morte. Vittima rassegnata delle sue stramberie, Meneca, la sua fedele perpetua, interpretata da Peppe Barra, travestito da donna per la prima volta dopo i tempi della Gatta Cenerentola, la quale, stremata dalle continue imbecillità, o vizi del suo padrone, si sfoga, a tu per tu con il pubblico in sala, con irresistibili monologhi pur continuando ad accudirlo con le sue amorevoli attenzioni. Monsignore ha la testa tra le nuvole, Meneca ha i piedi per terra, due esseri distanti e vicinissimi.
Sotto la direzione di Lambertini, insieme a Peppe Barra sul palco gli attori Patrizio Trampetti, Luigi Bignone ed Enrico Vicinanza. Le scene sono di Carlo De Marino, I costumi di Annalisa Giacci, le musiche di Giorgio Mellone. Uno scherzo in musica nei canoni e nello stile comico ed elegante della commedia all’antica italiana. Uno spettacolo dal meccanismo antico e comicissimo. Una prova d’amore verso l’arte del teatro.
Il costo del biglietto è di 35 euro per la platea e di 25 euro per la galleria. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il Teatro al numero 081414243.