Lo stage è un incontro, un approfondimento sulla drammaturgia e l’opera poetica dell’autore partenopeo, Eduardo De Filippo, meno conosciuta e sconosciuta al grande pubblico.
Lo stage è anche e soprattutto la messinscena di una sua opera mai rappresentata, allestita con la collaborazione creativa di tutti i partecipanti allo stage.
Eduardo scrisse cinquantacinque testi teatrali editi e molti altri inediti, decine di poesie e poemetti. Scrisse e realizzò anche molte altre opere come originali televisivi, libretti d’opera, adattamenti di testi classici, di cui ovviamente molto poco si sa. Il pubblico, ma anche gli addetti ai lavori e chi si avvia alle professioni dello spettacolo, al mestiere dell’attore, sanno davvero poco dell’opera omnia. Le sole opere più famose non raccontano a tutto tondo la personalità del drammaturgo, il suo spessore di livello internazionale, al pari di giganti come Cechov.
Questo stage, svolto con leggerezza, in modo informale, sempre comprensibile a tutti, così come era per il teatro del Nostro, ci farà scoprire e valorizzare opere
necessarie per apprezzare a pieno il percorso dell’autore,
il valore dell’attore e regista.
Lo stage ha inoltre il preciso intento di smitizzare l’aura da monumento che Eduardo ha via via assunto, prima e dopo la morte, scrostare dalla sua figura di grande autore del novecento tutto il contrabbando, gli equivoci, le cattiverie vere e presunte, sulla sua opera e la sua personalità. Cercando una vera comprensione dello scrittore e drammaturgo, forse scoprendo proprio un Eduardo sconosciuto.
Eduardo è anche poeta, in molti casi usa la poesia a supporto della ricerca essenziale di una verità scenica forte, alta. Il poemetto Baccalà scritto nel 1949 e appunto sconosciuto al grande pubblico, è il punto di partenza e di arrivo della parte scenica dello stage. I temi trattati sono la guerra, tragedia e flagello del genere umano e la follia, purtroppo sempre attuali. Con uno sguardo speciale rivolto alla nostra città, Napoli, microcosmo nel quale ambienta e descrive la storia di Gennarino detto Baccalà. Un folle con un grande cuore, a cui la follia ben più grande e maligna della guerra, porta via tutto. Enzo Attanasio diventa narratore in scena, cantastorie e moderno clochard in una discarica umana, attorniato da barboni che ascoltano, sorridono, “sfottono”, piangono. Una storia del dopoguerra raccontata oggi, tragicamente odierna, che coinvolge il pubblico, anche in modo fisico, lo emoziona, lo fa ridere e piangere e cantare in un finale tutto da scoprire.
Alla nuova messinscena prodotta dallo stage è propedeutica la visione del poemetto sotto forma di monologo. L’allestimento sarà arricchito dalle musiche originali di Marco Zurzolo, l’ideazione scenica di Tonino Di Ronza, i costumi di Annalisa Ciaramella, la regia di Enzo Attanasio, ma soprattutto dalle interpretazioni di tutti gli stagisti che a mò di spettatori attivi, moderno coro greco, vivranno e ci faranno vivere la storia di Baccalà. Lo faranno in versi, prosa, musica, balli e lazzi, come in un concerto per voci e movimenti scenici, un racconto napoletano e universale, violento e tragicomico.
Lo spettacolo, autorizzato nel 2012 da Luca De Filippo, è il risultato del lungo e appassionato lavoro di studio sulla drammaturgia e la poetica di Eduardo, tutto riversato in questo atto unico assolutamente inedito. Ad ogni stage con un nuovo gruppo di partecipanti, si arricchisce delle loro emozioni, il loro punto di vista e tutto quello che sanno donare e ricevere nel lavoro fatto insieme.
Lo stage è già stato realizzato in scuole di teatro, laboratori di recitazione, scuole ed accademie di danza e canto. Per informazioni e disponibilità: 3933623587 – ilteatrodelsorriso@libero.it